Una
buona parte della responsabilità va certamente addossata a quei politici che si
sono affrettati a rilasciare dichiarazioni sul monte ferie dei dipendenti della
Camera senza aver prima fatto lo sforzo di una verifica.
Fatto
sta che oggi, contro ogni evidenza ed anche contro ogni logica, sono in molti
ad essere convinti che i dipendenti a tempo indeterminato di Montecitorio
godano di un numero di giorni di ferie superiore a quello di altri lavoratori
dipendenti.
Confronto. Con chi?
Sarebbe
quindi necessario fare un confronto serio tra i dipendenti della Camera e altri
lavoratori assunti a tempo indeterminato che abbiano funzioni più o meno simili.
Ma con chi fare il confronto stante le specificità del lavoro in Parlamento, quale
contratto di lavoro prevede la sospensione di alcuni dei diritti basilari del
lavoratore, quale contratto prevede la possibilità di lavorare oltre 13 ore in
un giorno arrivando a 21 ore consecutive, oltre 48 ore settimanali, senza il
diritto alle 11 ore di riposo tra la fine di un turno di servizio e l’inizio
del successivo? Ma da più parti si propone il confronto con il pubblico impiego
e noi, pur ritenendo improprio e fuorviante un paragone del genere, accettiamo
la sfida e procediamo al confronto con due contratti diversi, quello relativo
ai ministeriali e quello relativo alle forze di polizia, ragionando per tutti
su una settimana articolata in cinque giorni lavorativi.
Vediamo
prima la situazione al momento dell’assunzione