lunedì 17 febbraio 2014

943 milioni sono troppi. Tagli per un miliardo

Vediamo un po'.
Sul sito della Camera dei deputati si trova la serie storica dell'andamento della dotazione. I soldi, cioè che vengono girati al bilancio della Camera da quello dello Stato.
Da questa infografica apprendiamo che la dotazione della Camera ha avuto un plateau di massimo negli anni dal 2009 al 2012 a 993 milioni di euro per poi cominciare a scendere nel 2013 quando fa segnare 943 milioni di euro.

Venerdì mattina, a cominciare dall'Ansa alle 11 in punto, si diffonde un titolo che annuncia un colpo di stato, o un colpo di sole.

Il lancio delle 11 titola infatti così:
Confindustria, possibile taglio 1 mld costi Camera
E nel corpo della notiziona si legge;
''Si puo' risparmiare fino a 1 miliardo tagliando i costi della Camera''. E' quanto riporta un'analisi del Centro studi di Confindustria sulla burocrazia.
Se avete la fortuna di non avere l'elettroencefalogramma piatto potete controllare qui il titolo

Il problema  è che spesso si riportano notizie senza essere certi del fatto che un essere senziente le verifichi, così che, con il cervello messo in evidentissimo stand by, la notiziona è ripresa da più parti:

E così l'Agi riporta qui

Ma anche Il Giornale, in un pezzo firmato (sigh) riporta il fatto.

E' poi evidente che anche qualche blogger tra i meno lucidi si lanci sulla notiziona, ad esempio il già noto Siamo la Gente titola in maniera fin troppo chiara .

Sky tg 24

Rai News

Il Fatto quotidiano

Allora ragioniamo, il trasferimento di 943 milioni è probabilmente il dato più agevole cui fare riferimento quando si discute di costi della Camera ( anche se, a seconda di cosa inserisci effettivamente nel concetto di costo, tale dato può variare in maniera decisamente sostanziosa sia in più che in meno).

Come mai nessuno ha ritenuto necessario approfondire la notizia?






giovedì 6 febbraio 2014

I dipendenti come predatori da sconfiggere

Ecco cosa si legge sulla pagina Facebook dell'onorevole Brugnerotto:

"A Montecitorio, ogni giorno, quando sorge il sole, un grillino si sveglia e sa che dovrà correre più veloce del commesso, per raggiungere i banchi del governo.

A Montecitorio, ogni giorno, quando sorge il sole, un commesso si sveglia e sa che dovrà correre più veloce del grillino, per raggiungere i banchi del governo.
A Montecitorio, non importa che tu sia grillino o commesso. Basta che il governo corra a casa."


Cosa si può aggiungere, buon lavoro e in bocca al lupo a tutti i tutori dell'ordine, fuori e dentro dei palazzi.