Una
buona parte della responsabilità va certamente addossata a quei politici che si
sono affrettati a rilasciare dichiarazioni sul monte ferie dei dipendenti della
Camera senza aver prima fatto lo sforzo di una verifica.
Fatto
sta che oggi, contro ogni evidenza ed anche contro ogni logica, sono in molti
ad essere convinti che i dipendenti a tempo indeterminato di Montecitorio
godano di un numero di giorni di ferie superiore a quello di altri lavoratori
dipendenti.
Confronto. Con chi?
Sarebbe
quindi necessario fare un confronto serio tra i dipendenti della Camera e altri
lavoratori assunti a tempo indeterminato che abbiano funzioni più o meno simili.
Ma con chi fare il confronto stante le specificità del lavoro in Parlamento, quale
contratto di lavoro prevede la sospensione di alcuni dei diritti basilari del
lavoratore, quale contratto prevede la possibilità di lavorare oltre 13 ore in
un giorno arrivando a 21 ore consecutive, oltre 48 ore settimanali, senza il
diritto alle 11 ore di riposo tra la fine di un turno di servizio e l’inizio
del successivo? Ma da più parti si propone il confronto con il pubblico impiego
e noi, pur ritenendo improprio e fuorviante un paragone del genere, accettiamo
la sfida e procediamo al confronto con due contratti diversi, quello relativo
ai ministeriali e quello relativo alle forze di polizia, ragionando per tutti
su una settimana articolata in cinque giorni lavorativi.
Vediamo
prima la situazione al momento dell’assunzione
Camera dei deputati
Ferie
da 27 a
33 giorni a seconda del livello di inquadramento
Festività
soppresse Zero
Totale
da 27 a
33 giorni annui
Ministeri
Ferie
26 giorni annui
Festività
soppresse 4 giorni
Totale
30 giorni annui
Forze di polizia
Ferie
28 giorni annui
Festività
soppresse 4 giorni
Totale
32 giorni annui
Ed
ora la situazione dopo il 25esimo
anno di servizio
Camera dei deputati
Ferie
da 35 a
41 giorni a seconda del livello di inquadramento
Festività
soppresse Zero
Totale
da 35 a
41 giorni annui
Ministeri
Ferie
28 giorni annui
Festività
soppresse 4 giorni
Totale
32 giorni annui
Forze di polizia
Ferie
39 giorni annui
Festività
soppresse 4 giorni
Totale
43 giorni annui
Qualche conclusione
La
situazione reale è quindi la seguente; la maggior parte dei dipendenti della
Camera ha un numero di giorni di ferie inferiore a quello dei ministeriali
all’inizio della carriera. La situazione alla fine della carriera vede invece i
dipendenti di Montecitorio maturare da 3 a 9 giorni di ferie annui in più.
Dal
confronto con le forze di polizia invece emerge come il dato di inizio
carriera, che vede la stragrande maggioranza dei dipendenti di Montecitorio
maturare un numero di giorni di ferie inferiore, si confermi alla fine della
carriera con il numero di giorni di ferie complessivo che è minore in tutti i
casi.
Festività soppresse. La madre degli
equivoci
Una
delle cause principali dell’equivoco potrebbe identificarsi nel trattamento,
davvero singolare, dei giorni di festività soppresse per il personale di
Montecitorio.
Mentre
tutti, TUTTI, i lavoratori hanno un trattamento delle festività soppresse
coincidente a quello delle ferie, con l’accredito dei giorni di ferie e di
festività soppresse ed il loro utilizzo in maniera pressoché interscambiabile i
dipendenti della Camera hanno un regime particolare che prevede che i giorni di
festività soppressa vengano attribuiti solo dando in cambio 10 ore di saldo
orario al 31 dicembre per ogni giorno.
Così
se Tizio, il 31 dicembre, ha un saldo positivo di 14 ore gli verranno
accreditati solo due giorni di festività soppresse e comincerà il mese di
gennaio con un saldo negativo di 6 ore. Tizio ha infatti pagato 10 ore per due
giorni e ne aveva disponibili 14.
Se
Caio avesse invece un saldo positivo di 10 ore gli verrà accreditato un giorno
e comincerà con un saldo pari a zero. Se Sempronio avesse un saldo negativo,
verrà invece iniziata una procedura per il rientro del saldo, avrà zero giorni
di festività soppresse e comincerà l’anno con il saldo negativo riportato.
La questione del pagamento dei giorni di
festività soppresse
Nei
giorni scorsi ha suscitato un certo interesse la richiesta sindacale di
procedere al pagamento dei giorni di festività soppresse di cui i dipendenti
non hanno, per ragioni di servizio, potuto godere. Una questione che ha forse
immeritatamente conquistato anche la ribalta mediatica stante la estrema
esiguità della platea degli interessati, sono infatti poco più di 100 i
dipendenti che vantano festività soppresse accreditate nell’anno 2012 in base a saldi orari
maturati nell’anno 2011, quelli cioè che vanterebbero oggi il diritto di cedere
giorni di ferie in cambio di soldi. La questione andrebbe però forse meglio
inquadrata nel semplice rispetto degli obblighi contrattuali.
La questione degli straordinari
Cuore
del problema continua però a restare il fatto che i dipendenti della Camera non
vengono retribuiti per il lavoro prestato al di fuori del consueto orario
settimanale. E’ forse questo il dato che ha avviato una lunga serie di
malintesi su cui è forse meglio fare chiarezza.
Ai
dipendenti della Camera non vengono erogate retribuzioni straordinarie per
tutelare le opposizioni parlamentari. Se l’opposizione decide di tenere in scacco
il Parlamento con un feroce ostruzionismo d’aula, tenendo l’Aula impegnata per
giorni e giorni, non deve sentirsi dire che il suo comportamento è
irresponsabile e comporta grossi oneri.
Se
l’opposizione decide di fare manifestazioni, folcloristiche, sopra le righe,
eccessivamente mediatiche, ma principalmente proprie; deve essere libera di
poterlo fare senza sentirsi dire che si vedrà addebitata i costi degli
straordinari cui costringe i dipendenti.
Proprio
per questo i costi addebitati al Movimento 5 Stelle dopo l’occupazione del
tetto hanno contemplato tante cose, ma non il costo dei dipendenti impegnati.
Una richiesta di aiuto
Se avete un contratto di lavoro a tempo indeterminato che prevede un
numero di giorni ferie sensibilmente diverso da quelli esposti me lo potete far
sapere, lo aggiungeremo al nostro confronto
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