giovedì 13 settembre 2012

Ma sulla Camera dei deputati si fa a chi la spara più grossa?

A molti sembra una insensata gara a chi spara la frescaccia più grossa, qualche dietrologo ci legge oscure macchinazioni, qualche grembiulino e una malvagia mente che regge tutto il teatrino.
Personalmente non ci vedo né l’uno né l’altra, né una gara né una mente.
C’è però da restare basiti nel pensare che qualcuno che riesca ancora a credere che i barbieri della Camera guadagnino ottomila euro netti al mese lo si riesca ancora a mettere insieme, mi verrebbe da pensare che stiano ormai grattando il fondo del barile se non fosse che a volte questa scemenza  esce su giornali importanti e con firme importanti.
Il Messaggero, ad esempio, nella rubrica “A tu per tu” di Roberto Gervaso di oggi, 13 settembre 2012, riportava l’appassionata lettera di tale A.Q. che spiegava come alla Bundesbank, alla Finlandia e all’Olanda gli venga “il mal di stomaco nel sentire che il parrucchiere di Montecitorio prende uno stipendio di ottomila euro al mese” (E’ inutile che ridete, usava proprio queste parole, non ho messo il virgolettato così a caso).
Agghiacciante è poi la risposta di Gervaso, che dopo aver completamente dimenticato il primo dovere di ogni giornalista, quella verifica delle fonti che impedisce di pubblicare immonde sciocchezze come se fossero specchiate verità, dichiara: “Parole sante” per poi continuare con un imperdibile “Ma non capisco perché guadagni tanto, non capisco perché chi lo in toeletta intaschi ottomila euro al mese”.
E’ del resto del tutto evidente come l’Amministrazione della Camera non possa mettersi ad inseguire ogni sciocchezza venga pubblicata sul conto dei propri dipendenti, ma almeno quelle più macroscopiche, almeno quelle si. E questa di Gervaso e del Messaggero mi sembra rientrarci a pieno titolo.

A.

L’articolo di Gervaso sulla Rassegna Stampa della Camera lo trovate qui.

Nessun commento:

Posta un commento