martedì 8 maggio 2012

Montecitorio. Purtroppo un altro decesso

In meno di quattro mesi ed una settimana i dipendenti in servizio alla Camera dei deputati deceduti per motivi di salute sono 4.
Il discorso che facevamo un mese fa sul fatto che nei primi tre mesi del 2012 avevamo perduto un collega al mese resta quindi sostanzialmente identico anche oggi.
Purtroppo.
E resta ancora valida la riflessione sul tasso di mortalità dei dipendenti della Camera dei deputati, che rimane uguale a quella di un gruppo di soli uomini di circa 60 anni di età o di un gruppo di sole donne di circa 67, a fronte di una età media inferiore.

Sulle cause di ciò che la statistica ci impone di definire come un eccesso di mortalità ritengo si possa e si debba procedere ad una azione forte di stimolo nei confronti dei sindacati e dei nostri RLS per ottenere sostanzialmente due cose.
Innanzitutto una raccolta dati che possa aiutarci a fare luce e farci capire se questa sensazione di diffusa preoccupazione che si respira tra i colleghi è giustificata o è invece frutto di una serie di sfortunate coincidenze che hanno fatto concentrare un elevato numero di decessi in pochi mesi per pura e semplice fatalità. Personalmente, ma questa è solo un’opinione, ritengo che un dato come l’età media al momento del decesso dei dipendenti in servizio e pensionati degli ultimi 10 o 15 anni potrebbe darci un’idea realistica dell’andamento della questione.
Inoltre, ed in ogni caso, si dovrebbe effettuare una tipizzazione delle cause di decesso, uno studio del tipo l’X per cento muore di questo e l’Y per cento muore di quello, allo scopo poi di poter azionare meccanismi di prevenzione ad hoc, con screening concentrati su quelle che sono le cause di decesso che presentano una maggiore ricorrenza.
A questo andrebbe poi accompagnato, a stretto giro di posta, uno studio sulle invalidità, soprattutto alla luce del ritardo che le successive riforme dell’ultimo decennio hanno comportato nell’accesso al trattamento pensionistico, infatti con l’alzarsi dell’età media in cui si matura il diritto a pensione i numeri tenderanno a salire e potrebbe essere necessario pensare ad una ‘gestione’ differente.

Amerigo Rivieccio

7 commenti:

  1. Conosco purtroppo il dramma dei colleghi deceduti e delle loro famiglie.
    In qualità di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) alla Camera dei deputati dal 1999 al 2011 ho chiesto al medico competente in più occasioni, insieme agli altri colleghi RLS, i dati statistici provenienti dalla sorveglianza sanitaria obbligatoria, così come previsto dalla normativa vigente.
    E' sempre emerso un sostanziale allineamento delle patologie riscontrate con le medie nazionali per età e tipologia. Tuttavia la sorveglianza sanitaria obbligatoria è un strumento molto limitato e miope ai fini prevenzionali generali. E' il minimo indispensabile che scaturisce dalla individuazione dei rischi presenti in un dato luogo di lavoro.
    Tale "valutazione del rischio" è normalmente centrata sui soli rischi tradizionali, cioè quelli fisici-oggettivi e non indaga adeguatamente e in modo selettivo sugli aspetti organizzativi (Turni, carichi di lavoro, clima organizzativo ecc..)e psicosociali. Lo stress, ad esempio, protratto per anni produce un netto incremento di patologie cardiovascolari. Inoltre questo approccio prevenzionale non può vedere le sinergie patogeniche tra condizioni di lavoro e quelle di vita esterna. Questo vale in modo particolare per le patologie tumorali che normalmente si manifestano dopo molti anni dall'esposizione ai fattori di rischio e che hanno una eziologia molto complessa e in alcuni casi incerta (es.campi elettromagnetici).
    Per superare tali limiti sarebbe necessario istituire nei luoghi di lavoro programmi di "Promozione della salute", necessariamente su base volontaria, capaci di fare prevenzione "a tutto tondo" mediante check-up mirati.
    Noi RLS l'abbiamo chiesto da molto tempo.
    Le organizzazioni che offrono tutto ciò guadagnano anche dipendenti più motivati e sereni. Il che non è poco da ogni punto di vista. Luigi Ciulli.

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  2. Sono una dipendente dei Gruppi parlamentari, seppure senza aver vinto un concorso frequento ogni giorno il Palazzo ormai da 10 anni. E da quasi altrettanti cerco, inutilmente, di portare attenzione su casi troppo frequenti di malattie della stessa natura in persone anche di età poco avanzata.
    In particolare mi riferisco a patologie legate al sistema digestivo (stomaco ed intestino). Son sempre stata liquidata con risatine e accuse di eccessi di ipocondria. Leggere questo suo intervento non fa che accrescere in me la convinzione che non siano solo coincidenze. A tal proposito mi sono sempre domandata se fosse possibile accertare che la manutenzione e pulizia del sistema di aereazione interna, che potrebbe essere causa di diffusione di batteri nocivi, sia fatta con la dovuta scrupolosità e se sia mai stata fatta una verifica, ed eventuale bonifica, sulla presenza di materiali tossici in tutti gli stabili.
    Sperando di non dover mai scoprire che anche qui si può morire di lavoro.

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  3. Può sembrare una cosa assurda, ma sui morti c'è anche chi, da dentro il palazzo, si mette a fare le battutine

    http://ilcicalino.blogspot.it/2012/05/camera-dei-deputati-alta-mortalita-tra.html

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  4. L'articolo del Cicalino non è denigratorio. Anzi le Cicaline hanno dato grossa evidenza a un pezzo e a un'osservazione che altrimenti sarebbero rimasti a uso interno. Peraltro l'angolatura del pezzo in specifico arriva da un articolo di Andrea Mascia della Rinascita.
    Il tono è leggero, come è solito rispondere e raccontare il Cicalino. Solo chi non lo segue non lo sa: abbiamo tradotto 'in vulgaris' le cose scritte dal vostro collega. E nel caso fosse sfuggito, questo è il secondo pezzo sul blog lavorareapalazzo. l'altro è http://ilcicalino.blogspot.it/2012/05/dipendenti-camera-e-senato-non-tacciono.html
    Con il dovuto rispetto, Le Cicaline.
    Ps Scrivete di più. E' molto interessante il vostro blog. In noi troverete sempre alleate.Viva la trasparenza.

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  5. Un attacco in grande stile da Italia Oggi.
    Franco 'Lavelina' Adriano ti fa uno straccio.
    E, come dimostra la citazione di un confronto della mortalità tra Camera e Senato che sul blog non c'è, senza mai aver letto un rigo.
    Adriano è davvero un giornalaio esilarante

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  6. è da prendere in considerazione anche il random alcuni colleghi (milano 90), si sono ammalati di tumore non sò se anche voi avete avuto una alta percentuale di questo male.

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    1. In effetti è possibile che il gas radon sia molto presente in antichi palazzi del centro di Roma. Ma esiste una prova provata che colleghi alti livelli di radon e tumori??

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