giovedì 20 marzo 2014

Le Iene e il Senato. Quando si inceppa la macchina spara fango

Il funzionamento delle Iene è, come ben noto a chiunque ne sia stato bersaglio, basato su una certa mole di girato che viene poi abilmente montato per tirarne fuori una cosa differente, altra rispetto alla realtà. Una attività che evidenzia il genio della post produzione, quando tale genio c’è.
Ieri, durante la puntata del 19 marzo 2014, abbiamo infatti assistito a due toppe che potrebbero costare la reputazione alla post produzione delle Iene, vediamole in dettaglio.

Struttura del servizio
Il servizio dedicato al Senato è spezzato in due parti, con la prima parte centrata sul fatto che al Senato ‘non si fa nulla’ e la seconda centrata sui film di prima visione che scaricati illegalmente dalla rete venivano poi fatti oggetto di commercio.

Le ‘toppe’ del montaggio


In ciascuna delle due metà la post produzione ha però preso una toppa clamorosa col risultato di  smontare tutto l’impianto ‘accusatorio’ inventato dai simpatici ominidi in nero.
Nella prima parte il montaggio ha tralasciato di cancellare lo scambio di battute che vediamo al minuto 2,23:
- Che fanno le commissioni in questo periodo?
- Niente
- Cosa fanno in questo periodo che il Senato è chiuso? Mi dici cosa fanno?

Ma se il Senato è chiuso significa che non c’è seduta in Aula, non c’è seduta in nessuna Commissione e non ci sono neanche visite dei Palazzi, che sono le cose che creano una buona parte del lavoro degli Assistenti parlamentari.
Ma allora il servizio mostra che quando il Senato è chiuso e non c’è nessuna attività d’Aula coloro i quali lavorano principalmente in relazione all’Aula lavorano poco?
Sarebbe stato molto meglio, in post produzione, tagliare quella frase “in questo periodo che il Senato è chiuso”.

Peggio la toppa del secondo pezzo
Molto più grave è però la toppa della seconda parte quella che la Iena Filippo Roma illustra, giustamente, come commercio illegale con l’aggravante che lo scambio dei cd piratati dei film sarebbe avvenuto all’interno del Senato.
Al minuto 6,50 l’Intervistatore Occulto si rivolge infatti ad un Assistente Parlamentare:
“C’era un collega NOSTRO che faceva i duplicati dei cd, no?”
Solo che l’Assistente parlamentare risponde:
“Perché poi li invitava al Senato e un collega MIO s’è incazzato”.
Quindi la talpa, l'Investigatore Occulto con microcamera nascosta al soldo delle Iene che confessa che un collega SUO svolgeva traffici illegali all’ombra della lanterna di Sant’Ivo, NON E’ UN ASSISTENTE PARLAMENTARE.
E ad essere precisini con ogni probabilità non è neanche dipendente del Senato.
Una toppa gravissima per un montaggio che doveva creare ad arte un ennesimo attacco ai dipendenti di Madama.

Le ipotesi sulla persona a libro paga di Mediaset
A questo punto sarebbe necessario lanciare qualche ipotesi, giocare al gioco del chi sarà mai. Ma le ipotesi plausibili sono diverse sull’identità della persona.
Quel che è certo è che:
1) L'Investigatore Occultoha una certa familiarità con gli ambienti di Palazzo Madama ed in particolare degli accessi;
2) L’Investigatore Occulto ha o aveva un collega che svolgeva una attività illecita di pirateria da cui trae o trave un certo lucro.
3) Ha accettato di indossare, mentre era in servizio per il proprio datore di lavoro, una telecamera nascosta, con ogni probabilità dietro compenso.
Ed il terzo punto è quello certamente più delicato, se per assurdo la talpa fosse un dipendente pubblico o, peggio ancora, un agente di polizia, ci troveremmo di fronte a questa situazione.
(Ricordo che si ragiona sempre per assurdo ed in maniera esemplificativa)
Un poliziotto, addetto alla sicurezza del Senato della Repubblica, viene messo a libro paga da Mediaset, azienda notoriamente e assolutamente neutra e terza da un punto di vista politico.
Questo poliziotto accetta, per un periodo che sembra di almeno diverse settimane, di accedere al suo luogo di lavoro indossando una telecamera che gli consente di riprendere tutto ciò che vede o ascolta nel suo orario di servizio.
Questo poliziotto assiste a, e potenzialmente riprende, chiacchiere nei corridoi del Senato, commenti a fine riunione di esponenti politici di tutto l’arco parlamentare, incontri tete à tete nell’angolo del corridoio tra senatori di parti avverse o vicine, pause caffè nel corso di incontri internazionali, e di tutto ciò il messaggio che emerge sarebbe che ha fatto bene a farlo.
Un po’ forte come messaggio, almeno secondo me.


5 commenti:

  1. Il Senato e in particolare i suoi dipendenti sembra ,ormai da anni siano diventati la causa del declino dell'Italia, i concorsi vengono fatti per reclutare la peggior specie di italiani: ignoranti, nullafacenti, ladri, prostitute e chi più ne ha più ne metta, non che ci siano tutti geni e santi, però c'è un limite e una misura agli attacchi e soprattutto l'eccesso e l'acredine con cui vengono fatti certi servizi giornalistici non è accettabile . Quando qualcosa non funzionala soluzione è scatenare l'opinione pubblica su una categoria, puntare il dito su qualcuno per additarlo al pubblico ludibrio. Veramente adesso basta, guardate da qualche altra parte.

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  2. Il link al servizio delle iene non è più reperibile nel sito....

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    1. ...nel sito delle Iene. Ma il servizio, ripetutamente annunciato a un pubblico probabilmente ben più vasto, è stato ritrasmesso il 23 marzo durante il programma "domenica live" (ed è nel relativo sito ancora a disposizione)!

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  3. A inciampare sono solo coloro i quali,risentendosi,forse perché coinvolti direttamente,dipendenti(o ex) di senato o camera,non sanno come difendersi e
    quindi sono costretti ad argomentare con fantasiose scuse(il senato era chiuso).E' come dire,sai io sono un lavoratore Fiat a 1200 euro al mese e faccio il notturnista nella guardiola a controllare l'azienda quando è chiusa.Per passare il tempo,invece di controllare se entri qualcuno non autorizzato in azienda,gioco a texas hold'em sul mio smartphone usato,comprato usato al mercatino, perché non mi posso permettere di acquistarlo nuovo come un dipendente del senato.Come direbbe Totò,<< Ma ci faccia il piacere>>

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    1. Che il Senato fosse chiuso lei lo ritiene una "fantasiosa scusa". Tanto fantasiosa non è visto che viene detto a chiare lettere nel corso del servizio. E alle Iene di qualcosa devono essersi accorti visto che il servizio è scomparso. Quello riportato in Domenica live è stato CORRETTO, tagliando proprio i due pezzi evidenziati in questo blog.
      Un caso???

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