Il Fatto Quotidiano ha pubblicato un .pezzo a firma Silvia
D'Onghia zeppo di sciocchezze.
Vediamone i contenuti
Sicurezza interna delle sedi
Per la D'Onghia tutta la
questione sull'autonomia e l'autodichia semplicemente NON ESISTE, tanto che
arriva ad affermare che i poliziotti sono responsabili della sicurezza
ALL'INTERNO DI MONTECITORIO.
La signora D'Onghia, mi piange
troppo il cuore a chiamarla giornalista, afferma infatti:
"Ai
dipendenti del Viminale è
affidata la sicurezza interna a Montecitorio e a tutti gli altri palazzi della Camera"
Una
affermazione che si scontra frontalmente con quanto si legge invece sul sito
della Camera dei deputati in relazione alle attività svolte dagli Assistenti
parlamentari.
Per
l'Amministrazione di Montecitorio infatti
"Gli
assistenti parlamentari svolgono attività operative o di
coordinamento nei settori della vigilanza,
della sicurezza delle sedi, della
rappresentanza e dell'assistenza alle attività degli organi
parlamentari."
Soprassoldo
Per
la D'Onghia poi il soprassoldo è evidentemente una parola troppo difficile e
inventa così "l'indennità di palazzo".
E
ovviamente non è la stessa cosa. Mentre infatti l'indennità di palazzo, che è
opportuno ricordarlo a Montecitorio NON ESISTE, spetterebbe solo in quanto si
lavora presso un palazzo il soprassoldo spetta invece come retribuzione
aggiuntiva in cambio di una prestazione differenziata.
Se tu sei dipendente di una
amministrazione che ti assicura un orario più o meno fisso e passi a
Montecitorio dove si lavora, come noto a tutti coloro abbiano un QI a tre
cifre, fino "a fine seduta" ti spetta uncompenso aggiuntivo.
Non entriamo nel discorso
relativo al troppo o troppo poco che rappresentano i circa 4 euro netti al
giorno di stipendio netto assegnato ai poliziotti.
15 milioni
Alla luce di quanto sopra
esposto mi permetto di sollevare qualche microscopico dubbio sulle modalità che
hanno portato la D'Onghia a quantificare in 15 milioni di euro il costo della
sicurezza del ramo cadetto del Parlamento.
Abbiamo scritto alla D'Onghia
per avere delucidazioni in merito.
Al momento però non abbiamo
ottenuto alcuna risposta.
(https://twitter.com/BUEMIENRICO/status/544863252677951488?s=17)
RispondiEliminaDichiarazione stampa
RIFORME: BUEMI, INDISPENSABILE SUPERAMENTO AUTODICHIA, ALMENO UN PO' DI TRASPARENZA
16 DICEMBRE 2014 - "Dando la deprimente impressione di voler accomodarsi a spartizioni di sottopotere, i deputati di Grillo chiedono alla presidente Boldrini una rosa di nomi, piuttosto che l'indicazione unica del nuovo Segretario generale della Camera dei Deputati", ha commentato Buemi, primo firmatario del disegno di legge di abolizione dell'autodichia , in merito alla polemica apertasi alla Camera in ordine alla successione del dottor Ugo Zampetti.
"Se fossero coerenti con la promessa dell'apertura della 'scatola di sardine', Di Maio e compagni farebbero bene, invece a chiedere qualcosa, più che qualcuno."
"Per esempio, sarebbe interessante se alla Camera il nuovo Segretario generale annunciasse la piena trasparenza delle sentenze dei giudici domestici rendendo noto a tutti gli italiani se, e in che misura, la scelta di mandare alla Consulta la delibera sul tetto alle pensioni d'oro sia il frutto di precedenti conformi."
"Certo, sulla scelta della piena trasparenza la Camera si distanzierebbe dal Senato, dove una mia interrogazione è ancora tenuta ferma da sei mesi dal presidente Grasso con il pretesto della riservatezza dei suoi contenuti eppure, proprio su questo si potrebbero misurare i caratteri veramente innovativi di una gestione amministrativa che voglia superare le opacità del passato."
"A meno che, come al solito, il Movimento Cinque Stelle, invece che sulla luna, voglia continuare a soffermarsi sul dito che gliela indica."