Il funzionamento delle Iene è, come ben noto a chiunque ne
sia stato bersaglio, basato su una certa mole di girato che viene poi abilmente
montato per tirarne fuori una cosa differente, altra rispetto alla realtà. Una
attività che evidenzia il genio della post produzione, quando tale genio c’è.
Ieri, durante la puntata del 19 marzo 2014, abbiamo infatti
assistito a due toppe che potrebbero costare la reputazione alla post
produzione delle Iene, vediamole in dettaglio.
Struttura del servizio
Il servizio dedicato al Senato è spezzato in due parti, con
la prima parte centrata sul fatto che al Senato ‘non si fa nulla’ e la seconda
centrata sui film di prima visione che scaricati illegalmente dalla rete
venivano poi fatti oggetto di commercio.
Le ‘toppe’ del montaggio
In ciascuna delle due metà la post produzione ha però preso
una toppa clamorosa col risultato di
smontare tutto l’impianto ‘accusatorio’ inventato dai simpatici ominidi
in nero.
Nella prima parte il montaggio ha tralasciato di cancellare
lo scambio di battute che vediamo al minuto 2,23:
- Che fanno le commissioni in questo periodo?
- Niente
- Cosa fanno in questo periodo che il Senato è chiuso? Mi
dici cosa fanno?
Ma se il Senato è chiuso significa che non c’è seduta in
Aula, non c’è seduta in nessuna Commissione e non ci sono neanche visite dei
Palazzi, che sono le cose che creano una buona parte del lavoro degli
Assistenti parlamentari.
Ma allora il servizio mostra che quando il Senato è chiuso e
non c’è nessuna attività d’Aula coloro i quali lavorano principalmente in
relazione all’Aula lavorano poco?
Sarebbe stato molto meglio, in post produzione, tagliare
quella frase “in questo periodo che il Senato è chiuso”.
Peggio la toppa del secondo pezzo
Molto più grave è però la toppa della seconda parte quella
che la Iena Filippo Roma illustra, giustamente, come commercio illegale con
l’aggravante che lo scambio dei cd piratati dei film sarebbe avvenuto
all’interno del Senato.
Al minuto 6,50 l’Intervistatore Occulto si rivolge infatti ad
un Assistente Parlamentare:
“C’era un collega NOSTRO che faceva i duplicati dei cd, no?”
Solo che l’Assistente parlamentare risponde:
“Perché poi li invitava al Senato e un collega MIO s’è
incazzato”.
Quindi la talpa, l'Investigatore Occulto con microcamera
nascosta al soldo delle Iene che confessa che un collega SUO svolgeva traffici
illegali all’ombra della lanterna di Sant’Ivo, NON E’ UN ASSISTENTE
PARLAMENTARE.
E ad essere precisini con ogni probabilità non è neanche
dipendente del Senato.
Una toppa gravissima per un montaggio che doveva creare ad
arte un ennesimo attacco ai dipendenti di Madama.
Le ipotesi sulla persona a libro paga di Mediaset
A questo punto sarebbe necessario lanciare qualche ipotesi, giocare
al gioco del chi sarà mai. Ma le ipotesi plausibili sono diverse sull’identità
della persona.
Quel che è certo è che:
1) L'Investigatore Occultoha una
certa familiarità con gli ambienti di Palazzo Madama ed in particolare degli
accessi;
2) L’Investigatore Occulto ha o aveva un collega che
svolgeva una attività illecita di pirateria da cui trae o trave un certo lucro.
3) Ha accettato di indossare, mentre era in servizio per il
proprio datore di lavoro, una telecamera nascosta, con ogni probabilità dietro
compenso.
Ed il terzo punto è quello certamente più delicato, se per
assurdo la talpa fosse un dipendente pubblico o, peggio ancora, un agente di
polizia, ci troveremmo di fronte a questa situazione.
(Ricordo che si ragiona sempre per assurdo ed in maniera
esemplificativa)
Un poliziotto, addetto alla sicurezza del Senato della
Repubblica, viene messo a libro paga da Mediaset, azienda notoriamente e
assolutamente neutra e terza da un punto di vista politico.
Questo poliziotto accetta, per un periodo che sembra di
almeno diverse settimane, di accedere al suo luogo di lavoro indossando una
telecamera che gli consente di riprendere tutto ciò che vede o ascolta nel suo
orario di servizio.
Questo poliziotto assiste a, e potenzialmente riprende,
chiacchiere nei corridoi del Senato, commenti a fine riunione di esponenti
politici di tutto l’arco parlamentare, incontri tete à tete nell’angolo del
corridoio tra senatori di parti avverse o vicine, pause caffè nel corso di
incontri internazionali, e di tutto ciò il messaggio che emerge sarebbe che ha
fatto bene a farlo.
Un po’ forte come messaggio, almeno secondo me.
Il Senato e in particolare i suoi dipendenti sembra ,ormai da anni siano diventati la causa del declino dell'Italia, i concorsi vengono fatti per reclutare la peggior specie di italiani: ignoranti, nullafacenti, ladri, prostitute e chi più ne ha più ne metta, non che ci siano tutti geni e santi, però c'è un limite e una misura agli attacchi e soprattutto l'eccesso e l'acredine con cui vengono fatti certi servizi giornalistici non è accettabile . Quando qualcosa non funzionala soluzione è scatenare l'opinione pubblica su una categoria, puntare il dito su qualcuno per additarlo al pubblico ludibrio. Veramente adesso basta, guardate da qualche altra parte.
RispondiEliminaIl link al servizio delle iene non è più reperibile nel sito....
RispondiElimina...nel sito delle Iene. Ma il servizio, ripetutamente annunciato a un pubblico probabilmente ben più vasto, è stato ritrasmesso il 23 marzo durante il programma "domenica live" (ed è nel relativo sito ancora a disposizione)!
EliminaA inciampare sono solo coloro i quali,risentendosi,forse perché coinvolti direttamente,dipendenti(o ex) di senato o camera,non sanno come difendersi e
RispondiEliminaquindi sono costretti ad argomentare con fantasiose scuse(il senato era chiuso).E' come dire,sai io sono un lavoratore Fiat a 1200 euro al mese e faccio il notturnista nella guardiola a controllare l'azienda quando è chiusa.Per passare il tempo,invece di controllare se entri qualcuno non autorizzato in azienda,gioco a texas hold'em sul mio smartphone usato,comprato usato al mercatino, perché non mi posso permettere di acquistarlo nuovo come un dipendente del senato.Come direbbe Totò,<< Ma ci faccia il piacere>>
Che il Senato fosse chiuso lei lo ritiene una "fantasiosa scusa". Tanto fantasiosa non è visto che viene detto a chiare lettere nel corso del servizio. E alle Iene di qualcosa devono essersi accorti visto che il servizio è scomparso. Quello riportato in Domenica live è stato CORRETTO, tagliando proprio i due pezzi evidenziati in questo blog.
EliminaUn caso???